Un bellissimo racconto di corsa da Francesco Tavanti, che trasmette emozioni e sensazioni speciali, quelle che si vivono nei 42 km della maratona, ma che ti porti dentro ben dopo lo striscione di arrivo.
"…“Ci sono salite?” chiesi ad un signore con la barba bianca mentre aspettavamo, in mezzo al gruppo l’ora della partenza.
Era un toscano come me, e mi rispose che non lo sapeva perché era la prima volta che veniva, anzi
era la prima volta che faceva la maratona. “Piacere anche io” dissi allungando la mano destra, lui ricambiò cortesemente. Iniziò una lunga conversazione sul più e sul meno, fino allo sparo dello start. Il gruppo iniziò ad allungarsi lungo le stradine strette nel centro di Pontedera, proprio in mezzo a quel paese che sessanta anni prima, aveva visto circolare per primo quello strano scooter chiamato Vespa, quell’oggetto di culto osannato in tutto il mondo che negli anni successivi avrebbe fatto la fortuna della cittadina in riva all’Arno………"