Un pensiero da parte di Francesco Tavanti, da tanti anni appassionato di corsa e che deve momentaneamente essere spettatore.
Prima correvo, lo facevo con amore e desiderio. Lo condividevo con amici e conoscenti. Lo facevo quando potevo. Lo facevo spesso e volentieri. Non perdevo tempo e quando ne avevo di tempo lo dedicavo alla corsa. Sono ricordi belli, ricchi di luce ed energia. Ricchi di persone care. Di volti e parole. Di vite incontrate. Di mattine levate. Di strade solcate. È là per quelle vie che ancora corro. Viaggiando in auto per lavoro m’incrocio, mentre attraverso un ponte durante una mezza, il volto, nel ciglio della strada o per una salita che m’inoltro. Lui quello d’allora sembra incurante del nostro incontro. Forse non sa neppure della mia presenza. Corre e basta. Ed è bello vederlo mentre cerca il “passo”, quello più giusto alla giornata alla distanza alla compagnia. Ogni volta che passerò di lì, anche lui continuerà a farlo, ignorandomi, ma ricordandomi chi sono, chi sono stato e chi sarò.