Cosa porta un podista amatoriale a preferire il tesseramento per una società sportiva piuttosto che un'altra? Di certo non l'ingaggio o la prospettiva di guadagno, a parte i premi delle singole gare, al massimo
durante la stagione si può concorrere per una classifica interna con un trofeo simbolico in palio. Probabilmente la scelta è dettata dall'esigenza di far parte di un gruppo di persone che condividono gli stessi interessi, con cui scambiare sensazioni, esperienze ed emozioni che permettono di arricchire il proprio personale bagaglio di esperienze.
In questo senso come squadra ci vorremmo distinguere dalla altre per la partecipazione degli associati non solo alle manifestazioni sportive ma anche a tutti gli aspetti della vita sociale. Ci si aspetta che ognuno porti un contributo proporzionale alle proprie capacità, conoscenze, interessi. Servono persone che si mettano a disposizione dei nuovi arrivati per aiutarli nella preparazione alle gare, oppure condividere gli allenamenti più impegnativi. Servono persone che vadano a scoprire e tracciare percorsi nuovi e poco frequentati da per far conoscere a tutti, persone che organizzino gruppi omogenei, ad esempio l'allenamento delle ragazze, che ora iniziano ad essere un numero interessante. Servono persone che diano una mano alle gare, a cominciare dalla prossima Corsa del Saracino, per sorvegliare il percorso, servire l'acqua ai ristori, gestire le iscrizioni, scattare le foto o accompagnare i partecipanti nel pre e post gara.
Per mantenere alta la passione servono contributi al sito, racconti di gara, nuove idee da condividere, discutere, promuovere, immagini divertenti o originali; servono notizie ed aggiornamento nel nostro gruppo Facebook; serve di distribuire i volantini e di fare passa parola per coinvolgere gente ai nostri eventi.
Per il funzionamento della squadra servono persone che diano una mano al consiglio per gestire i tesseramenti, il rinnovo dei certificati, che facciano da interfaccia perché nessuno dei tesserati si senta escluso ed anzi sia stimolato a partecipare; serve chi cura i rapporti con le altre squadre non solo del territorio, chi gestisce il "magazzino" del materiale, chi organizza le trasferte, chi tiene la contabilità, che gestisce le installazioni e gli impianti da realizzare sui campi di gara; non secondario, serve il medico sociale.
Insomma per fare si che tutte le cose funzionino al meglio servono tante cose e tante competenze diverse: se tutto questo carico rimane sulle spalle di pochi questi riusciranno con grandi sforzi a produrre piccoli risultati, ma se invece tante persone si prestano per portarne anche un pezzettino probabilmente i risultati saranno straordinari. Vi aspettiamo.
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