Il primo weekend Legale, ci ha visti ospiti della piccola comunità caprese, raddoppiata nell'occasione dagli atleti e loro famigliari. Il viaggio iniziato il sabato alle 8.30, dal porto Mediceo di Livorno, ha mietuto vittime causa il mare mosso. Scombussolati abbiamo prima scorto e poi attraccato un'isola dalla natura violenta. Una montagna nel deserto marino, dalle alte scogliere. Un lembo di terra dove appoggiare la poppa e defluire con la testa ancora annebbiata, come le nubi lì dimenticate dai giorni passati. In alto a destra gli edifici storici da dove il ricordo della comunità penitenziaria, guarda invidioso l'altra comunità, quella ormai non più divisa fra preoccupazione per la propria incolumità e l'opportunità lavorativa che ne derivava. Oggi è il turismo, quello naturalistico, oltre la pesca a dare reddito ai Capresi. Ex avamposto della Repubblica Marinara Genovese, oltre la Rocca dalla pietra vulcanica, nell'isola rimangono due belle chiese Barocche.
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