Spesso si tende a dare molta importanza al numero di allenamenti, all'intensità ed alla durata, intesa come numero di km percorsi, trascurando altri aspetti niente affatto secondari: il respiro e soprattutto la tecnica di corsa. Riuscire a migliorare il movimento fino ad ottenere un'azione fluida riduce di molto quantità di energia impiegata, velocizza il ritmo, e soprattutto previene infortuni grandi e piccoli.
Leggendo tra le migliaia di pagine disponibili on-line ce n'è una che mi ha colpito particolarmente, ed è quella che spiega il POSE Method, elaborato dal Dr.
Nicholas Romanov in Russia negli anni 1970, per poi proseguito negli Stati Uniti ed in Messico con le squadre nazionali di Triathlon. E' un sistema derivato dalla chiave ideale della postura del corpo umano durante una efficiente gestione della corsa e fornisce un modello di collaborazione con le leggi della natura, anziché contro di loro. Nella corsa, questo è ottenuto usando la forza di gravità come principale forza di movimento, invece della forza muscolare.
Il Dr. Romanov vede la corsa come una capacità da controllare, basata su un movimento di trazione e caduta, invece che spinta.Nella postura di base della corsa, il corridore si muove attraverso ogni passo,
è l'intera postura del corpo, che allinea verticalmente spalle, fianchi e le caviglie con il sostegno delle gambe, mentre staziona sul tallone. Questo crea un corpo a forma di S, rendendolo compatto e carico di energia elastica. Inoltre migliora l'equilibrio, che è un presupposto per una buona esecuzione tecnica. Il corridore che cambia la postura passando da una gamba all'altra cadendo in avanti consente alla forza di gravità di fare tutto il lavoro. L'obiettivo è sempre quello di cadere in avanti, sempre sul punto di perdere l'equilibrio, e lasciare che le gambe ritrovino l'equilibrio ad ogni passo. Questo crea un continuo movimento in avanti, con il minimo uso di energia, e il minimo sforzo.
L'obiettivo è di mantenere il generale centro di massa al di sopra del punto di appoggio (la metà del piede) e di sollevare l'altro piede da terra in una linea verticale direttamente sotto i fianchi. Evitare passi troppo lunghi, in quanto ciò richiede uno sforzo muscolare maggiore e porta anche ad atterrare nella parte posteriore del piede, interrompendo la fluidità dell'azione. Non portare il peso fuori dal campo, ma piuttosto ascendere ogni piede consentendo alla gravità di portarlo giù nuovamente.Il metodo Romanov e i suoi esercizi per sviluppare la propria abilità nel correre sono entrambi innovative ed efficaci.
Il sito ufficiale.
Questo è un esempio di una tecnica magari poco conosciuta, ma senz'altro ognuno di noi ha un proprio schema o metodo di corsa, che segue per ottimizzare l'efficienza del movimento, condividete le vostre esperienze o considerazioni lasciando un commento a questo articolo.