Nei due articoli precedenti, in riferimento alla scelta delle scarpe per correre, abbiamo analizzato dapprima la Superficie d'Appoggio e l' Ammortizzazione e successivamente la Portanza, la Stabilità, il Peso e la Resistenza. Oggi analizziamio gli ultimi tre aspetti L'Ammortizzazione è la capacità delle scarpe di decelerare l'impatto del tallone e della pianta del piede con il terreno smorzando così il picco di carico del piede che va a sbattere con forza a terra per un tempo brevissimo. L'energia d'urto che si viene a generare con l'impatto a terra è elevata e si trasforma in energie minori applicate per tempi maggiori, mentre il 20/30% dell'energia d'impatto si disperde trasformandosi in calore (….difatti se tocchiamo le nostre scarpe dopo aver corso possiamo facilmente verificare che sono "tiepide" o "calde" a causa della trasformazione dell'enrgia d'impatto in calore). Tornando all' ammortizzazione
bisogna specificare che la parte della scarpa "addetta" a fare a questo lavoro è l'intersuola, che quasi sempre è composta da più strati ed inserti e quindi suddivisa in più aree di ammortizzazione.
Una scarpa ben ammortizzata deve garantire particolare protezione al calcagno ed alle teste dei metatarsi, sono queste le zone più delicate del piede e maggiormente soggette all'urto del piede stesso che sbatte a terra. La Risposta Elastica è la capacità della scarpa di combinare nel giusto modo un'ottima ammortizzazione degli impatti, un buon supporto nella fase di transizione (cioè la fase che inizia subito dopo l'appoggio a terra del piede e termina un attimo prima dello slancio per la falcata) ed una base di spinta stabile e reattiva. Quindi le scarpe, sopratutto quelle da gara, devono offrire caratterisitche elastiche ottimali all'atleta e "lavorare" con le stesse caratteristiche elastiche dell'atleta. L'energia elastica di cui abbiamo parlato si accumula tra il polpaccio ed il calcagno, vale a dire nel tendine di Achille e nel tricipite della sura, che ad ogni passo che noi facciamo durante la corsa si allungano dapprima e si contraggono successivamente lavorando come una molla e detrminando la flessione plantare che ci da la spi nta in avanti. La Flessibilità è molto importante da valutare in fase di acquisto di una scarpa: bisogna saper appurare che la scarpa che stiamo per comprare offra una buona flessibilità e si adatti nel giusto modo alle caratteristiche del nostro piede.
Bisogna sapere che il piede, nella fase di spinta, flette all'altezza delle teste dei metatarsi ed il punto di flessione della scarpa deve corrispondere con quello del piede. La flessibilità viene ottenuta con scanalature trasversali nella suola e nell'intersuola. Le zone di maggior consumo devono essere rinforzate con un buon spessore di suola, il punto di flessione della scarpa non deve avere scavi eccessivi e nella zona centrale del piede la scarpa non deve assolutamente "spanciare". le scarpe stabili e protettive devono essere particolarmente rigide nel punto centrale del piede e possedere in quella zona gli "shank" in plastica semirigida.
Adesso sta a ciascuno di voi cercare, provare e testare sul campo la scarpa che credete faccia di più al caso vostro….buona corsa!!!