La manifestazione di stamani possiede caratteristiche che oggettivamente la collocano tra quelle più belle e spettacolari della nostra provincia. C'è poco da discutere, il grandioso panorama visibile per ampi tratti del percorso non lo ritroviamo di certo in molte altre gare. Percorrere in completa solitudine come è capitato a me il Sentiero dei Tedeschi, trasmette una sensazione davvero molto bella, assai gratificante anche per podisti che non provano più il bel sapore della lotta agonistica. Certo la "Corri a Moggiona" possiede un carattere ibrido, non si può dire che sia un trail perchè ci sono gli ultimi 4 km asfaltati, inoltre sebbene sia catalogata come una non competitiva, non è certo una gara facile.
Innegabilmente per la nostra mentalità sportiva una gara ibrida come questa presenta qualche insidia, visto che per noi le gare non competitive non esistono. La sottile linea rossa che divide le gare competitive dalle altre è per noi così sottile da essere difficilmente percepibile. Ritengo che questa mentalità presenti molti lati positivi .Quando si corre animati da questi principi non si va a guardare se ci sono premi particolari oppure no, si corre per dare il massimo, per dimostrare di star bene e cogliere le inimitabili sensazioni che si provano quando si possiede la forza.
Una simile mentalità fornisce la consapevolezza di partecipare ad un bel gioco. Se uno gioca a briscola anche di nulla certamente giostrerà le sue carte per fare 61, ma anche se perde la partita, se questa è stata tra amici sarà ugualmente contento di averla giocata . Questo mi sembra essere in generale lo spirito della nostra squadra. La gara di oggi con le insidie del percorso che presentava non può essere considerata una gara normale in cui mettere l'agonismo di sempre, prima si doveva cercare di uscirne indenni.
Per le battaglie ci saranno altre gare.
Oggi bastava guardare e respirare. Forse oggi la sottile linea rossa non era poi così sottile.
witco 55