Ogni podista, quando arriva il momento di dover cambiare le scarpe perchè le vecchie sono finite e consumate, si pone la classica domanda: "…quale sarà il modello giusto per me?…..Quello che sto per comprare sarà adatto alle mie caratteristiche?". Per rispondere a questi quesiti e cercare di scegliere il modello che meglio si adatta alle nostre caratteristiche bisogna tenere conto di alcuni fattori che dipendono dal nostro modo di camminare e correre, dal nostro peso, dal tipo di allenamento e gare che si vogliono fare con quel tipo di scarpe, dai materiali con cui sono "costruite" le scarpe, dal modo con cui sono costruite le stesse, etc…. I principali parametri di cui bisogna tenere conto nella scelta delle scarpe da running sono:
1) Superficie d'appoggio; 2) Differenziale; 3) Portanza; 4) Stabilità; 5) Ammortizzazione; 6) Risposta Elastica; 7) Flessibilità; 8 ) Peso; 9) Resistenza.
Cerchiamo di analizzare velocemente ciascuno di questi parametri iniziando con i primi due, mentre gli altri li analizzeremo prossimamente.
La Superficie d'Appoggio determina se la scarpa è di tipo stabile oppure leggera da gara. Provando a lasciare l'impronta della scarpa bagnata su una superficie asciutta possiamo verificare che una scarpa stabile ha una maggiore superficie d'appoggio, mentre una scarpa leggera da gara ha una minor superficie d'appoggio.
Il Differenziale ("hell-lift" oppure "heel-gradient") serve per definire il tipo di "assetto" e di "comportamento di ogni scarpa. Tecnicamente per differenziale si intende la differenza di misura tra lo spessore intersuola+suola anteriore e posteriore: minore è la differenza e maggiore è l'allungamento a cui sono sottoposti il tendine di Achille ed il tricipite della sura (capaci di assorbire energia elastica). Correre con scarpe a basso differenziale migliora sicuramente il rendimento ma "stressa" maggiormente il tendine di Achille. Questo spiega il motivo per cui le scarpe cosidette da gara, adatte per la velocità, sono praticamente piatte e con differenziale ridotto al minimo. Mentre le scarpe cosidette da allenamento, definite anche protettive, sono più alte dietro ( …stabili e con massimo ammortizzamento… ) e le scarpe da allenamento veloce, definite anche intermedie, posseggono un differenziale intermedio.
Riferendoci a dei valori più precisi possiamo affermare che le scarpe da gara devono avere un differenziale variabile tra i 6 ed i 10 mm, le scarpe intermedie devono avere un differenziale variabile tra 10 e 12 mm, mentre le scarpe da allenamento protettive devono avere un differenziale variabile tra 12 e 15 mm.. Le scarpe con un maggior differenziale sono adatte per i "lunghi" e quindi per chi compie allenamenti di fondo percorrendo tanti km.
Purtroppo il differenziale non viene quasi mai indicato dalle case produttrici ed è molto difficile da stabilire "ad occhio" se non sezionando un scarpa per la sua lunghezza, cosa che si può fare solo a fine "carriera" della calzatura…..
Prossimamente analizzeremo anche gli altri parametri indicati all'inizio di questo articolo…..