Dopo averne tanto sentito parlare, e aver ipotizzato varie volte un test in vista di una gara, magari a staffetta, magari coinvolgendo altre squadre oltre alla nostra, è arrivata finalmente l'occasione di andare a vedere di persona cosa c'è dall'altra parte del "Sentiero della Bonifica". Siamo a fine anno, la preparazione di base c'è, un amico pronto a condividere l'esperienza anche: appuntamento sabato mattina alle 6:30 sul treno Intercity che da Arezzo porta a Chiusi. Abbigliamento adeguato alla stagione, scorta d'acqua, gel e frutta secca, telefono per qualsiasi evenienza, niente orologio (tanto non serve per questo tipo di corsa) e via, in una campagna ancora imbiancata dalla brina alle prime luci dell'alba.
La parte più bella, come mi aveva anticipato Massimiliano, che ha fatto l'intero percorso lo scorso anno, è la prima: il Lago di Chiusi e poi quello di Montepulciano, riserva naturale con grande varietà di uccelli ed altra fauna, di cui si vedono nitide le tracce sul terreno. Primo obiettivo: la fontana al 12 km, prima però una deviazione obbligata dal lago che è tracimato con le piogge degli ultimi giorni, che ci costringe ad allungare di un pochino il percorso. Altra sorpresa alla fontana: non c'è acqua, è tutto giacciato, sarà per la prossima (però mancano 33 km). Finita la riserva si punta verso Valiano (sotto la foto del Callone, 22 km), un primo spuntino ed un po' d'acqua. Il tempo rimane nuvoloso, ma poi esce un po' di sole ed il terreno è più morbido, ora che si è sciolto il ghiaccio.
Verso le Chianacce il fondo peggiora, ci sono segni del passaggio di auto o trattori, bisogna fare attenzione all' appoggio del piede.
Si vede il lontananza Foiano, in corrispondenza del quale c'è il 35 km, un po' di fame, provo una barretta…dolce…meglio bere un po'. Vicino ad un laghetto di pesca sportiva c'è il cartello "Rent a bike", potrebbe essere, se andiamo in crisi forse meglio cercare una fermata dell'autobus. Ecco la strada di Brolio, ormai manca poco a Cesa, dove c'è l'altra fontana, abbiamo ancora un po' acqua, ma la fatica si fa sentire, affiorano le idee fantozziane "… segnamo i km nel Tre Stelle, ultramaratona 3 gare bonus, trasferta con il treno = gita sociale 1.000 punti extra, partenza all'alba +500, corsa senza assistenza +1.000 ..." in pratica siamo già in testa anche alla classifica del prossimo anno.
45 km, rischiamo di essere investiti da un autotreno negli unici 100 metri su asfalto, pieno d'acqua ed ristoro, avvisiamo il nostro servizio di assistenza, appuntamento al 49 km.
Per questa volta basta così, dopo quasi 5 ore di corsa e 50 km meglio non esagerare, ormai mancano solo 12 km alla Chiusa dei Monaci, ma questi li abbiamo percorsi tante volte, niente di nuovo da scoprire, e vorrei evitare un infortunio. Adesso ho visto com'è: difficile organizzare una gara sull'intero percorso, ma magari in primavera un'uscita di gruppo, con supporto nelle tappe intermedie fino a coprire tutti e 62 km, si può fare.
Massimo Zurli