Che per l'ultimo anno ha visto l'arrivo e la partenza nel Viale dei Fori Imperiali, dal 2011 si sposterà sotto l'Arco di Costantino? Come Abebe Bikila sul traguardo dell’Arco di Costantino alle Olimpiadi di Roma 1960, l'etiope Siraj Gena (2h08'39") ha trionfato oggi nella 16^ edizione della Maratona di Roma, dedicata alla memoria del mitico campione passato alla storia per aver vinto un titolo olimpico senza scarpe.
Il tempo finale del vincitore è stato di 2h08'39". Ancora Etiopia in campo femminile, dove oltre alla vincitrice Firehiwot Dado Tufa (che conferma il successo dello scorso anno, 2h25'28" il tempo finale) il secondo ed il terzo sono andati alle connazionali Kebebush Haile e Mare Dibaba, staccate di pochi secondi. Non ci sono aggettivi sufficienti poi per Alex Zanardi, che ha vinto la gara delle handbike e migliorato il record della corsa di 3'.
Ma tra gli amatori hanno vinto tutti gli 11006 uomini e donne arrivati al traguardo.
Una corsa dura, con un clima quasi caldo nella prima metà e poi disturbato dal vento contrario nel secondo tratto, un percorso di continui saliscendi e, nella fase finale, dove ormai le energie sono allo stremo, il fondo irregolare dei sanpietrini che non aiuta l'appoggio del piede. L'ultima s alita, di circa 200 metri per girare intorno
al Colosseo, quando ne mancano 500 al traguardo, sembra dura come Poti. L'affetto del pubblico lungo il percorso e la bellezza del contesto fanno però dimenticare in fretta diffcoltà e fatica, ed alla fine rimane la grande soddisfazione di avere fatto ancora una volta un'impresa da ricordare.
Del nostro gruppo al traguardo il più veloce è stato Lorenzo Alberti in 3h15'07", poi Francesco Delfini 3h16'44", Stefano Rossi 3h19'01", Fabrizio Graziotti 3h38'03" infine Massimiliano Cuccoli e Massimo Zurli in 3h42'50". Devo includere una nota personale a questo racconto: è veramente una grande soddisfazione ed un piacere, pur in un contesto di grande fatica, correre un'intera maratona, dalla partenza all'arrivo, con un amico.
Se poi questo amico si presta a fare da pacemaker e fornire supporto, sia morale che pratico (ai rifornimenti), l'arrivo per mano sul traguardo rimarrà a lungo impresso nella mia memoria. Se dall'anno scorso ho tolto mezz'ora sul tempo della Maratona di Roma, molto dipende dall'allenamento ma un grazie speciale lo merita Massimiliano.
La giornata di festa si è poi completata con i racconti delle impressioni dopo l'arrivo, ed una lenta processione verso l'albergo per doccia e ritiro bagagli, con la verifica del percorso (che sul navigatore GPS ha variato tra 42,60 e 42,95 km) , con le gambe indurite dalla sforzo e l'allegria di quelli che tutto sommato ce l'hanno fatta.
Altra nota di colore, Emanuela Martinelli dell'Atletica Sestini con 3h14'10" è giunta 4^ di categoria, 31^ femminile e 713^ assoluta, e soprattutto prima degli aretini. Il derby Podistica – Sestini è finito tutto sommato in parità, più atleti al traguardo la seconda, tempi medi migliori per la prima.